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Ogni anno, alla fine della scuola, si svolge il campo estivo, una specie di vacanza che dura alcuni giorni, durante i quali si svolgono attività ricreative e didattiche. Vi partecipano non solo i nostri giovani ospiti, ma anche i nostri ex alunni che per l’occasione tornano a farci visita.
Durante quelle giornate si respira tanta allegria, soprattutto durante le competizioni sportive e le serate danzanti. Il Continente Africano, da sempre, ha un rapporto molto stretto con musica e danza, e il Ruanda non fa eccezione.

Lo sport in Ruanda, più che altrove nel Continente Africano, è strumento di pace tra le comunità. Correre insieme verso il traguardo, inseguire un pallone e segnare il goal della vittoria, saltare gli ostacoli sulla pista e nella vita.
Nel nostro vocabolario ci sono parole bellissime e “accompagnamento” credo sia una di queste. Essa restituisce molto bene il senso del nostro “esserci” come volontari. Seguire i nostri ragazzi e le nostre ragazze, accompagnarli nel loro cammino, seppure per brevissimi tratti, riscalda il cuore. Lo scorso agosto saremmo dovuti andare in missione, come accade ogni anno.
Quante storie potremmo raccontare su alcuni dei nostri ragazzi che, diventati grandi, hanno trovato la loro strada nella vita!
Lo scorso anno è ricorso il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II la cui figura, come tutti ormai ben saprete, è profondamente legata alla Cité di Nazareth.
Lo scorso anno vi abbiamo informati del progetto del nuovo dormitorio, pensato per accogliere ragazze che vivono situazioni di estrema povertà, precarietà, sfruttamento e spesso anche di abbandono. Siamo lieti di informarvi che l’opera è stata completata nei tempi previsti.