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... doniamo la speranza di ricominciare ...

Calendario 2021

Cari Amici e Benefattori, sfogliando il Calendario 2021, si nota che abbiamo utilizzato in buona parte foto d’archivio, in quanto tutte le iniziative in programma per il 2020 sono state – purtroppo! – annullate a causa della pandemia: la venuta dei bambini dal Ruanda per le celebrazioni in Italia e in Polonia per il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II, come pure la missione annuale per inaugurare il nuovo dormitorio per le ragazze, la consueta cena di beneficenza e tante altre attività.

Dicembre 2020

La Cité des Jeunes Nazareth è anche energia vitale e sorrisi! Li vediamo sui volti dei nostri bambini che, nonostante le tante difficoltà, perdono raramente la voglia di ridere e di giocare.

Giocano con quello che trovano in natura o per strada: conchiglie, sassi, rami, foglie, qualsiasi cosa possa essere utilizzata, con un po’ di ingegno e fantasia per condividere un momento di svago e gioia.

Riescono a stupirsi anche di semplici cappellini colorati, come quelli che alcuni di loro indossano nelle foto. Sono bambini che sanno amare.

Non ti chiedono mai quale sia la tua meta, ma ti prendono per mano e ti seguono sorridendo. “Se vuoi andare veloce, corri da solo; se vuoi andare lontano, corri insieme” (Proverbio africano)

Settembre 2020

Quando torniamo dalle nostre missioni, la prima cosa che ci viene da fare è parlare e raccontare tutto quello che abbiamo vissuto, le cose che abbiamo visto, le emozioni che abbiamo provato, e spesso lo si fa senza neppure pensare troppo a cosa si stia dicendo. E questo accade anche per quei volontari tra noi che ci sono stati già più di una volta. È solo dopo qualche giorno dal rientro che cominciamo a rimettere in ordine le idee e i pensieri e a rifl ettere.

Il Ruanda è cultura, è un mondo che si nasconde dietro l’evidenza. Sembra scontato dirlo, ma laggiù nulla è mai come appare ai nostri occhi. C’è sempre una spiegazione dietro ogni cosa, per quanto assurda e incomprensibile ci possa sembrare, tipo asciugare il bucato sul prato (foto 3).

Volgere lo sguardo verso la Cité des Jeunes Nazareth sarà sempre per noi come alzare gli occhi verso il sole: lo guarderemo senza mai riuscire a vederlo davvero, e ogni volta sarà sempre diverso.

Novembre 2020

Nella foto 3 i volontari della VIS Foundation con il nostro don Peppino Cartesio davanti al cancello d’ingresso della Cité con il nostro logo.

Nelle foto 1 e 4 alcuni momenti del lavoro che i volontari svolgono quando sono in missione. Si parla con i bambini, si raccolgono informazioni sul rendimento scolastico e sui loro eventuali bisogni.

Spesso, i nostri piccoli ospiti ci chiedono notizie dei loro rispettivi sostenitori e di poter inviare loro lettere o disegni.

Un rapporto che suggeriamo sempre di coltivare sia in un senso sia in un altro. Infatti, anche i nostri benefattori possono, per il nostro tramite, fare arrivare ai loro bimbi lettere, foto o disegni.

Agosto 2020

Nella foto 3 alcuni dei nostri piccoli nella grande sala mensa e nella foto 1 mentre si divertono durante una partita a frisbee. Negli anni, la Cité des Jeunes Nazareth si è arricchita di un campo da calcio e uno di pallacanestro. Inoltre, c’è spazio a sufficienza per giocare a frisbee o altro.

Momenti importanti che aiutano la crescita di un bambino, e questo vale soprattutto per i nostri piccoli ospiti. Le attività sportive, soprattutto quelle di gruppo, consentono lo sviluppo di un clima emotivo positivo e, per un Paese tanto profondamente segnato da eventi traumatici, è qualcosa di estremamente importante perché si traduce nell’accettazione, nel rispetto, nel riconoscimento, e nell’apprezzamento reciproco.

Si accettano i compagni con le loro caratteristiche, il loro modo di vedere e di sentire. Si rispetta l’identità, la dignità e i diritti di ogni compagno evitando ogni tipo di offesa. Lo sport come importante strumento educativo.

Ottobre 2020

Le foto 2 e 3, scattate davanti alla splendida Chiesa che abbiamo nella Cité, racchiudono pienamente in sé il significato di comunità, dello stare insieme e condividere tutto.

Chi è stato almeno una volta in Ruanda, non riesce a spiegare esattamente il motivo per il quale si ama il Paese delle Mille Colline. Ci sono ancora importanti sacche di povertà, nonostante l’alto tasso di sviluppo degli ultimi anni.

Ci si imbatte sempre in scene che fanno male al cuore. Eppure una volta che lo si è incontrato, il Ruanda, non ci si stacca più. Lì non c’è fretta, c’è tempo per tutto, ma soprattutto ogni giorno è ricco di emozioni. Le persone guardano oltre le apparenze, gli averi, i beni materiali, conta solo ciò che sei.

Questo forse è stato il primo insegnamento e il più importante che ci porteremo dietro: essere invece di avere. Si parte pensando di aiutare o cambiare le cose, ma in realtà si salva se stessi.

Questo è il primo passo per poter fare qualcosa e dare aiuti concreti, così come fa ogni giorno l’Associazione Nolite Timere onlus, dando un'istruzione, un’educazione e assicurando cure primarie.

Luglio 2020

“Per far crescere un bambino ci vuole un villaggio” (Proverbio africano). La gratitudine è un sentimento che ci rende felici ed aperti alla vita, un sentimento di profonda riconoscenza nei confronti di qualcuno che è stato gentile con noi, uno stato d’animo che ci spinge ad offrire qualcosa in cambio del bene e dell’amore ricevuto.

È quello che fanno periodicamente alcuni dei nostri “vecchi” ospiti. Ragazzi e ragazze, come quelli nelle foto, che tornano per salutare le Suore, gli insegnanti, le assistenti sociali, per chiedere se possono essere utili in qualche modo.

Alcuni ci scrivono per farci sapere come stanno. Ragazzi e ragazze che adesso sono degli adulti, che lavorano o frequentano l’università, alcuni sono anche sposati. Le loro storie ci incoraggiano a dare sempre di più, anche se nulla sarebbe possibile senza l’aiuto dei nostri sostenitori!

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