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... doniamo la speranza di ricominciare ...

Nella foto piccola in basso a sinistra, la lettera con cui S.E. Mons. Jan Sobilo, Vicario Generale della Diocesi di Zaporizhzhia, ringrazia la Nolite Timere per gli aiuti ricevuti. In un’intervista rilasciata ad Avvenire il 29 marzo 2024, il Vescovo affermava che: “già alle 6 del mattino c’è chi si mette in coda. Tre ore più tardi saranno in 1.500 a riempire il giardino dietro la Cattedrale di Zaporizhzhia. È giovedì, uno dei quattro giorni alla settimana in cui la Chiesa cattolica sfama la gente che la guerra ha messo in ginocchio. Con il “pane dei poveri” donato a chi resta in una metropoli a rischio, a trentacinque chilometri dal fronte”

Da oltre due anni imperversa l’atroce guerra in Ucraina, che tanti morti e disperazione ha già provocato, e da oltre due anni, S.E. Mons. Pennacchio era ancora Nunzio Apostolico nella vicina Polonia, la Nolite Timere si prodiga per portare aiuti umanitari in collaborazione con P. Luca Bovio che si reca spesso in Ucraina. In un’intervista rilasciata ad Avvenire il 9 marzo 2024, interpellato su questo terribile conflitto, Papa Francesco rispondeva che “è più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare.

E oggi si può negoziare con l'aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? […]. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”

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