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... doniamo la speranza di ricominciare ...

"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!". Sono le parole con cui il 22 ottobre 1978 Karol Wojtyla inaugurava il suo pontificato.

 

Il 18 maggio di quest'anno ricorre il Centenario della nascita di san Giovanni Paolo il che tanto volle la Cité des Jeunes Nazareth per ospitare gli orfani del terribile genocidio del 1999. Una rappresentanza di questi ultimi fece visita al Santo Padre il 2 luglio 2003 (Foto 2), accompagnati da S.E. Mons. Salvatore Pennacchio, allora Nunzio Apostolico in Ruanda. Il nostro Fondatore è con il nostro amato e compianto primo Presidente, don Tommaso Cuciniello, e con il fraterno amico don Peppino Cartesio (foto 1). Infine, la prima Direttrice della Cité, Suor Apollonie (foto 3)

Farvi gli auguri per le prossime festività pasquali diventa per me una piacevole consuetudine.

La Resurrezione è speranza, è gioia, è coraggio, e la speranza, la gioia e il coraggio ci vengono da Cristo che muore in croce e risorge; entra nelle nostre vite e ci accompagna, anche quando non ce ne accorgiamo.

Il giorno di Pasqua ci invita al cambiamento, ci chiede di diventare donne e uomini nuovi: rinnovarsi significa avere la volontà di mettersi in gioco in prima persona, di dare un contributo affinché le disuguaglianze e le ingiustizie piccole e grandi possano essere superate; il “farsi carico” delle persone più bisognose deve essere parte del nostro vivere quotidiano. La nostra Pasqua diventi solidarietà con tutti quelli che sono nel bisogno!

Voi fate tanto e da tanto tempo per aiutarci nella nostra missione. Siamo lieti perciò di informarvi che la Cité des Jeunes “Nazareth” si arricchirà quest’anno di un nuovo dormitorio, la cui prima pietra è stata posata nel corso della nostra ultima missione a luglio 2019. L’inaugurazione avverrà quest’anno e sarà intitolato a San Giovanni Paolo II di cui ricorre il centenario della nascita.

Dobbiamo vivere e condividere con tutti la speranza di poter cambiare le cose, perché si possono cambiare.

Desidero, quindi, esprime a Voi e alle Vostre famiglie, auguri di una Santa e Serena Pasqua

 

… E VIDE E CREDETTE (Gv,20, 8) 

              In che cosa credette?

Che Gesù non era più in potere della morte, che era vivo per sempre (…)

La tomba era vuota, ma il cuore era pieno di una presenza! E la speranza si riaccese immediatamente!

 

                                                                                                                                                                                                                             Presidente Avv. Giovanni Abbate

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