Per il mio amato e compianto fratello don Tommaso, primo Presidente della Nolite Timere, la missione della Chiesa doveva ispirarsi alla misericordia e alla compassione. Misericordia, dal suo significato etimologico, significa “lasciarsi toccare dalla miseria degli altri”. Dio presta attenzione alla sofferenza umana, si lascia toccare dalla miseria del suo popolo. Cristo non si ferma semplicemente all’aspetto compassionevole, ma agisce. Guarisce i malati, nutre le folle, risuscita i morti, perdona i peccati.

Questa prospettiva caratterizza la nostra missione in Ruanda da 25 anni, una missione che è da sempre vicina a chi soffre, all’inizio agli orfani del terribile genocidio del 1994, poi in aiuto dei bambini più bisognosi.

Da questa prospettiva emerge l’essenza fondamentale della nostra missione che consiste nell’essere toccati dalle condizioni di miseria e sofferenze spirituali, fisiche e morali del nostro prossimo, nel nostro caso dei ragazzi della Cité des Jeunes Nazareth. “Ero forestiero e mi avete ospitato, affamato e mi avete dato da mangiare; malato e mi avete visitato” (Mt 25, 35-36).

Anna Cuciniello,

sorella del compianto don Tommaso,

e membro del Consiglio Direttivo