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... doniamo la speranza di ricominciare ...

L’Associazione Nolite Timere ha mantenuto l’impegno di porsi come una esperienza cristiana per offrire semi di speranza di vita nuova a bambini e bambine della martoriata terra del Ruanda. Dopo venticinque anni dalla nascita della Nolite Timere onlus, sono in uscita a decine i giovani delle prime generazioni preparati per il mondo del lavoro o ancora dediti agli studi superiori.

Per la ricchezza dei beni ricevuti, in formazione cristiana e civile, in conoscenza dei saperi, essi sono testimoni dei valori di solidarietà e di fratellanza, nonché di sincera gratitudine e affetto per il caro Arcivescovo Salvatore Pennacchio, che alla sua elezione episcopale e prima nunziatura apostolica seppe coinvolgere fortunati amici in un cammino di condivisione per una comunità africana.

Il fondatore, generoso e buono, collaborato da dirigenti e volontari, coinvolge in particolare i concittadini e suoi estimatori, attratti dal suo amore di pastore per la Nolite Timere. Buona vita ai benefattori tutti di ogni tempo passato, presente e futuro.

Prof. Antonio Iodice

Il giorno della consacrazione episcopale di S.E. Mons. Salvatore Pennacchio, ricevuta dalle mani di San Giovanni Paolo II in Roma, il 6 gennaio 1999, io c’ero insieme a tanti amici e parenti. Nominato Nunzio Apostolico in Ruanda, don Salvatore, sin da subito espresse il desiderio di voler sostenere i bambini della Cité des Jeunes Nazareth e, per tal fine, di fondare l’Associazione Nolite Timere onlus.

Fu subito amore, amore per l’idea, amore per il progetto, disponibilità assoluta per la realizzazione e con grande entusiasmo ci mettemmo all’opera. La mia personale esperienza, la più bella, la più sentita e commovente in tutti questi anni, risale a quando don Salvatore riuscì a portare in Italia alcuni ospiti della Cité e mi fece dono di portarli a casa mia. Ricorreva la festa di San Giovanni, anno 2003, alla quale parteciparono tutti loro, esibendosi in un piacevolissimo balletto folkloristico. Il giorno seguente, bagno in piscina con gli abiti sui rami degli alberi ad asciugare.

Lo stupore più forte, però, lo vivemmo allorquando fu mostrata loro sul maxischermo la videoregistrazione del loro bagno in piscina. Non credevano ai loro occhi. Non dimenticherò mai lo stupore manifestato dai nostri piccoli fratelli, nati sul nostro stesso pianeta, ma in un posto diverso.

Avv. Giovanni Abbate, Presidente

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